EVOLUZIONE

Fra estetica dell’abbandono
e sentimenti nel tridimensionale

PERSONALE DI FRANCO ERRENI

INAUGURAZIONE
sabato 6 novembre 2021, ore 16.30

Si addice bene questa parola evoluzione al percorso artistico di Franco Erreni: la sua  è la ricerca continua di forme espressive e di tematiche che possano sempre di più comunicare la sua ansia di approfondire il senso delle cose.

Una evoluzione, appunto, che si esprime dal passaggio dalla prima pittura (sotto l’influsso paterno) di paesaggi bucolici, cieli pieni di nuvole, campi, silenzio e poesia  alla scintilla scoccata davanti alla materia inerte per eccellenza: gli scarti e i cumuli di spazzatura.

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“Erreni sembra voler dire la profonda convinzione che vi è nelle cose una qualità ostinata e caparbia, che si conserva anche quando si trovano consegnate all’abbandono.
Di più, egli afferma che questa è una qualità estetica, che si rinforza nonostante ogni contraria apparenza e proprio in virtù del luogo: desolato stratificarsi di memorie.
Egli opera dunque la scelta di un soggetto di forte impatto sociale, che non si impone tuttavia per il suo valore ideologico, ma si dispiega per tramite poetico come categoria estetica squisitamente pittorica”.

Stefano Crippa

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Evoluzione infine nella materialità della forma espressiva della scultura. In questa nuova tridimensionalità, la ricerca rimane sempre la stessa: quella di un senso morale nelle dinamiche del vivere, dalla poesia dei sentimenti alla denuncia sociale. Sculture dalle cui levigate superfici Erreni sa proporre significati e riflessioni sempre sorprendenti.

Biografia

Nato a Milano nel 1952, ha ereditato dal padre Sergio la passione per il disegno e la pittura, iniziando sotto la sua guida ad usare colori ad olio. Nel tempo, questa sua forte passione per la pittura è diventata una componente fondamentale della sua vita, cui ha dedicato energie e studi.

Nel 1989 frequenta il corso di disegno, pittura e Storia dell’Arte organizzato dal Comune di Gorgonzola e tenuto dai maestri Loris Riva e Giorgio Carlassara.

Dal 2008 al 2013 ha frequentato corsi di pittura e di disegno dal vero presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA).

Da qualche anno si sta dedicando alla scultura lignea ed alla modellazione della creta; insieme ad una scuola di artisti, partecipa a numerose esposizioni collettive e simposi.

IN MOSTRA fino al 21 NOVEMBRE 2021
• dal lunedì al venerdì 15.00-19.00
• sabato e domenica 10.00-12.00 |14.00-19.00

PHOTO FESTIVAL 2021

INAUGURAZIONE venerdì 15 ottobre 2021, ore 18.00

Apertura al pubblico: venerdì 16.00-19.00, sabato e domenica 10.00-12.00 |16.00-19.00

Fino al 31 ottobre 2021 sarà Photofestival, la grande rassegna di fotografia d’autore giunta alla sua sedicesima edizione, in un appuntamento rinnovato che è sia in presenza che online.

Un palinsesto con 150 mostre diffuse dal cuore di Milano al territorio dell’area metropolitana milanese fino a quello di alcune province limitrofe – Monza, Pavia, Lecco e Varese – in luoghi canonici, come gallerie e musei, ma anche insoliti cinema, biblioteche, oratori, ristoranti e stazioni ferroviarie.

Evento novità della rassegna il reportage collettivo virtuale sul sito milanophotofestival.it in cui 11 fotografi raccontano il nuovo rapporto tra l’abitare e il verde a Milano.

«Pensiamo che i nuovi rapporti che si devono stabilire fra i cittadini e la città, fra l’abitato e il verde, e fra le persone siano non solo focus fotografici, ma temi di grande attualità per tutti noi», ha sottolineato il Direttore artistico Roberto Mutti durante l’inaugurazione a Palazzo Castiglioni a Milano.

Per il settimo anno consecutivo, dal 15 al 31 ottobre 2021 Photofestival sarà anche a Gorgonzola, nello spazio espositivo di Palazzo Pirola con quattro mostre personali, a cura di Ornella Roccuzzo, che dimostrano l’ampliamento dei linguaggi della fotografia che questa sempre più ricca galleria di visioni porta nel panorama culturale italiano.

Enrico Camporese

Venezia Milano – Andata e ritorno

Venezia e Milano sono due città colte da Enrico Camporese non nelle loro differenze, bensì nelle loro particolarità.
Per l’autore il concetto di andare e ritornare che accomuna Milano e Venezia è più uno stato dell’anima che si compone di ricordi, emozioni, curiosità: andare è portarsi la propria città ed è lasciarla, ritornare è scoprire qualcosa di sé mutato dal luogo vissuto.

Le sue fotografie raccontano dunque due realtà caratteristiche, fatte di storia, natura, dettagli architettonici, percorsi di vita, persone che vivono, abitanti e viandanti, fuggevoli o statici.

18 fotografie per 18 modi di guardare, tra realtà e metafisica, due città.

Matteo Donzelli

Capoverde: l’arcipelago in Bianco e Nero

Un reportage esclusivamente in bianco e nero che riprende paesaggi, persone, abitudini e vita di un territorio spesso considerato solo come luogo da cartolina, fatto di resort, relax, tempo sospeso.

Nelle intenzioni di Donzelli c’è la volontà di andare oltre le coloriture che l’opinione comune ha creato. Capoverde è colta nella sua essenza emotiva, nella sua realtà dura e complessa: contrasti, problemi sociali, baraccopoli, inquinamento.

Il reportage, ambientato sulle isole di Sal e di Boa Vista (e che abbraccerà l’intero arcipelago) racconta l’ambivalenza del reale: ciò che per molti è paradiso, per altri è prigione.

Paola Gallo Balma

Il Gaucho Pol

Le fotografie in mostra raccontano la vita e la storia personale di Pol, che ha scelto di fare il gaucho. Ma allo stesso tempo sono anche un ritratto sociale che porta l’osservatore a scoprire di più di questa figura leggendaria a metà strada tra agricoltore, allevatore, cavaliere.

Raccontando tradizioni, vita solitaria e a contatto con la natura, le fotografie poi indugiano sulla storia personale di Pol, che ha scelto di vivere una vita di solitudine per disperdere nelle praterie della Patagonia i ricordi dolorosi del passato, come la perdita della moglie e della figlia.

Un reportage intimista dove lo sguardo non è solo racconto ma anche ritratto interiore.

Giuliano Leone

Seagull friendly

I gabbiani subiscono una doppia narrazione.
Da un lato c’è quella suggestiva e poetica data dalla loro leggiadria e dal loro essere uccelli di mare. Narrazione che ha anche beneficiato di gabbiani letterari come il noto Jonathan Livingstone.
Di contro esiste anche la narrazione reale, più terra a terra, per cui i gabbiani sono dei rapaci di bocca buona alla sola ricerca di cibo.

Questo reportage che sconfina nella fotografia naturalistica racconta la storia di un rapporto bizzarro, nato tra un uomo e un gabbiano.

Un giorno il gabbiano approdò sulla poppa della barca del fotografo. Quest’ultimo stava allestendo il pranzo.
Da lì a condividere il companatico il passo è stato breve….

fantasie familiari

INAUGURAZIONE 2 giugno 2021 ore 17.00

Mostra personale di Anna Rossi

Palazzo Pirola 2-13 giugno 2021

FANTASIE FAMILIARI è una mostra appositamente realizzata da Anna Rossi per la sua città natale, Gorgonzola, e si ispira a quel contesto quotidiano, vissuto da bambina, in cui i colorati e festosi oggetti presenti nella casa d’origine e la natura che la circondava erano le suggestioni per pensieri fantasiosi e giochi d’infanzia. 



Nel ricordo dell’artista, in quell’epoca in cui tutto appariva nel suo ordine spontaneo, ogni cosa aveva una sua importanza, non c’era spreco o scarto perché anche quel che non serviva veniva conservato, nella certezza che prima o poi sarebbe stato utile. Con questa consapevolezza nasce la necessità di trattenere quelle semplici meraviglie che hanno contribuito, nel loro insieme, ad alimentare la sua creatività: le texture dei tessuti, le stampe sui fazzoletti, le grafiche delle carte da regalo, i ricami della dote di famiglia e i paesaggi del naviglio. Per conservare e collezionare questa moltitudine di oggetti e scenari, anche molto diversi tra loro, l’artista decide di fotografarli, registrarli e catalogarli, dividendoli per tipologia e costruendo con essi un abecedario personale, un inventario di forme e colori che rappresenta i tasselli visivi del proprio immaginario. Partendo da questo speciale archivio, Anna Rossi segue un processo artistico di rielaborazione delle immagini, ritagliando, sovrapponendo e accostando fotografie, grafiche e ricami, per realizzare opere di ricercato rigore estetico e formale capaci di raccontare, in modo leggero e scherzoso, la storia delle proprie radici familiari.

La mostra, concepita come uno spazio intimo e raccolto, si presenta come un racconto diviso in capitoli. La narrazione espositiva segue un percorso che da un grandangolo si stringe poco a poco mettendo sempre più a fuoco le tappe della formazione di una personalità creativa che, con questa mostra, decide di manifestare il suo riconoscimento a chi ha contribuito a costruire la sua identità d’artista.

Testo critico: Sabrina Samorì
Testi didascalie: Elisa Schiavina

ANNA ROSSI
Nata a Gorgonzola (1970), nel 1994 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Nel 1997 frequenta il Corso di specializzazione post-laurea “Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive” a cura del FSE e della Regione Lombardia, presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Dal 1997 è responsabile dell’Ufficio Allestimenti presso la Galleria d’Arte Moderna di Bologna divenuta, nel 2007, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Dal 2007 al 2014 insegna ‘Comunicazione espositiva’ presso il Dipartimento di Didattica dell’Arte all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Dal 2000 svolge una propria personale attività artistica, esponendo in varie istituzione italiane. Vive e lavora a Bologna.

Il processo artistico di Anna Rossi è incentrato sull’evocazione di storie, paesaggi ed esistenze incontrate nel proprio vissuto quotidiano e stratificate nel tempo in memorie rarefatte. Queste realtà sospese e personali – suoni, immagini e pensieri – vengono rielaborate in operazioni di registrazione, catalogazione e riorganizzazione fantastica per proporre un immaginario rinnovato e simbolico. Un meticoloso lavoro di patchwork e collage che, attraverso le forme della fotografia, dell’installazione e del video, in funzione dell’effetto sensoriale che l’artista ritiene più vicino al suo sentire emotivo, ha l’intenzione di provocare una reazione empatica nel pubblico.

Le tematiche affrontate – dalle relazioni personali ai rapporti familiari, dal mondo onirico a quello naturale – partono dalla presa di coscienza che quel che appare lontano nello spazio e nel tempo può invece rappresentare ciò che è, nella propria esistenza, più importante e presente. Mondi secondari e apparentemente non significativi vengono portati in superficie, legittimati e messi in risalto, per giungere a una nuova e vitale narrazione.

La mostra sarà inaugurata mercoledì 2 giugno alle 17.00 e sarà possibile visitarla nei seguenti giorni e orari:

da lunedì a venerdì 16.00 – 19.00
sabato e domenica: 10.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00

Kaleidoscopio dell′anima

Mostra personale di Gualtiero Magli

15-23 febbraio 2020

Laureato in scienza dell’educazione dopo una formazione umanistica, Magli, pur non avendo una formazione artistica ha sempre disegnato. L’arte lo aiuta a superare la malattia, il morbo di Parkinson, e a ritagliarsi momenti di benessere.

Le opere scelte per l’esposizione a Palazzo Pirola propongono una serie di lavori bivalenti che trovano spunto nel fantastico.
L’immaginazione scorre attraverso il colore che dà vita alle opere: una prima parte è dedicata alle mani-alberi che assumono in se stessi i sentimenti dell’uomo – dalla rabbia al desiderio – mentre la seconda parte, prendendo spunto da Solaris, costruisce una storia fantascientifica dove lo spettatore non si deve fermare solo su un’opera ma deve farsi trasportare dal flusso di colori che si mescolano su una tavolozza interiore.

Di sé Gualtiero Magli dice: «Ritengo di non essere un pittore ma un artista che vuole emozionarsi dando emozioni».

La mostra sarà inaugurata sabato 15 febbraio alle 18.00 e sarà possibile visitarla nei seguenti giorni e orari:

da lunedì a venerdì 16.30-18.30
Sabato e domenica: 10.00 – 12.00 / 16.00 – 18.30

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DISAGI CONTEMPORANEI

Mostra Fotografica dell’Associazione Click-Art

“Ai nostri giorni dove sui social le informazioni e le immagini viaggiano velocemente e molto spesso senza approfondimento, anche un solo scatto fotografico può diventare un messaggio di denuncia, un sasso lanciato nel mare dell’indifferenza che arriva prima agli occhi e poi al cuore di chi lo guarda. Questa mostra degli associati click-art vuole essere proprio questo: un atto di denuncia, una rappresentazione visiva della realtà, un modo per fare arrivare direttamente e nel profondo il messaggio del disagio, sia esso disagio umano o abuso della natura. La mostra affronta quattro temi principali:
– violenza sopruso
– ecologia senso civico
– malattia solitudini
– razzismo discriminazioni
Gli associati aspettano i visitatori per accompagnarli durante la visita e raccontare le foto dal loro punto di vista.”

La mostra sarà inaugurata venerdì 6 dicembre 2019 alle 18.00 e sarà possibile visitarla nei seguenti giorni e orari:

sabato e domenica 7 e 8 dicembre: 10.00-12.00 | 16.00-18.30
sabato e domenica 14 e 15 dicembre : 10.00-12.00 | 16.00-18.30

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Metti in mostra la tua passione 2019

Collettiva di pittura e scultura a tema libero
in occasione della 235ª Fiera di Santa Caterina

Sarà la quarta edizone di “Metti in mostra la tua passione” a vestire gli spazi espositivi di Palazzo Pirola in occasione della 235esima Fiera di Santa Caterina il fine settimana del 23-24 novembre 2019.

Pittori e scultori amatori e professionisti sono invitati a partecipare con una sola opera a tema libero che non sia mai stata esposta a Gorgonzola e che che verrà giudicata da una commissione per poter far parte dell’allestimento della mostra. Anche gli artisti minorenni potranno partecipare con l’autorizzazione di un genitore o di chi ne esercita la patria potestà perché, obiettivo della manifestazione è dare visibilità agli artisti presenti sul territorio della Martesana e valorizzare la passione per pittura e scultura a prescindere dall’età.

È possibile iscriversi gratuitamente* consegnando l’opera a Palazzo Pirola (piazza della Repubblica, 1 Gorgonzola):
sabato 9 novembre 2019: 10.00-12.00 | 15.00-18.00;
domenica 10 novembre: 10.00-12.00 | 15.00-18.00.

La mostra sarà inaugurata sabato 16 novembre 2019 alle 17.00 e sarà possibile visitarla fino a domenica 24 novembre 2019 nei seguenti orari:

domenica 17 novembre: 10.00-12.00 | 16.00-18.00
sabato 23 e domenica 24 novembre: 10.00-18.00

Partecipa, potrai vedere esposta la tua opera!

Info: [email protected]

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attraversamenti

Progetto di arte contemporanea
Associazione Culturale Arte tra la Gente

ATTRAVERSAMENTI fa immediatamente pensare al passaggio fisico da un luogo ad un altro – e già qui gli spunti sarebbero molteplici poichè l’uomo attraversa quotidianamente ponti, paesi, continenti, mari, deserti, confini, per necessità o anche solo per desiderio di conoscenza, per scoprire nuove realtà.

Ma altre possono essere le chiavi di lettura e narrazione. Si possono raccontare gli stati d’animo che ci attraversano ogni giorno: paure, angosce, gioia, tutte le emozioni e le numerose prove a cui gli esseri umani sono sottoposti durante la loro esistenza.

Le nostre vite possono essere attraversate da periodi cupi, tunnel nei quali a volte non si vede via d’uscita; attraversamenti per adattarsi a mutate necessità nelle diverse fasi della vita. Ma attraversare significa anche andare oltre, ritrovare la luce, quella luce che attraversa anche la materia, penetrandola, così come miliardi di pensieri attraversano la nostra mente.

Attraversamenti cercati o subìti, desiderati o temuti, nel flusso della vita che – mentre noi giochiamo ad attraversare – senza indugio ci passa attraverso.

La terra ha attraversato ere geologiche ed oggi, per mano dell’uomo, attraversa una crisi ambientale profonda.

E l’arte, nelle sue molteplici forme, ha da sempre attraversato la vita dell’uomo, arricchendolo spiritualmente.

E valico il limite

Spazi deserti
Lontani
Che spaccano il suono
Siamo qui
Siamo ora.

Lento passa il segno
Sogno l’aurora
E valico il limite
Del destino
Che attende
Senza l’infinito.

Poesia di Serena Rossi

INAUGURAZIONE sabato 19 ottobre 2019 – ore 18.00
Presentazione di Christian Cremona

Orari di apertura dal 19 al 27 ottobre 2019
Venerdì: 16.00-19.00
Sabato e domenica: 10.00-12.30 | 16.00-19.00

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VIVERE IL COLORE

Mostra di pittura di Franco Peruzzi

Il titolo della mostra “Vivere il colore” nasce dopo una lunga esperienza personale e professionale. Ho sempre pensato che il colore fosse l’anima vivente di un’opera d’arte.

Tutto ciò che vedete in questa mostra è pura emozione che vibra, nasce e si crea. Nel video le “immagini-presenze”, non fotografie, appartengono a una ricerca interiore. In questo percorso, per cui mi sono avvalso di una macchina fotografica digitale non professionale, ho utilizzato la lente come fosse un pennello. Si viaggia con le immagini toccando movimenti e correnti artistiche, cercando di catturare la luce e i colori filtrati dai raggi solari, per trovare la bellezza nella visione.

Franco Peruzzi
[email protected]

INAUGURAZIONE venerdì 11 ottobre 2019 – ore 21.00
PRESENTAZIONE MOSTRA E VIDEO
“Viaggio artistico in Martesana. 800 passi tra luce e colore a Gorgonzola”

Orari di apertura dall’11 al 13 ottobre 2019
Sabato e domenica: 10.00-12.00 | 16.00-18.30

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photofestival 2019

Palazzo Pirola 25 maggio -9 giugno 2019

Photofestival è una rassegna internazionale di fotografia che si svolge annualmente a Milano tra i mesi di Aprile e Giugno.
Nato nei primi anni 2000 come rassegna biennale, dal 2007 Photofestival ha assunto una cadenza annuale che lo ha portato ad affermarsi come la più importante e ricca manifestazione milanese dedicata alla fotografia d’autore e uno degli appuntamenti culturali più rilevanti della scena italiana.
In questi 11 anni Photofestival ha realizzato 1.200 mostre fotografiche di 987 autori italiani e stranieri, coinvolgendo 618 spazi espositivi tra gallerie d’arte, musei, biblioteche, librerie, scuole, show-room, palazzi storici, luoghi istituzionali, spazi privati e… Palazzo Pirola!
Promosso da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging, Photofestival può contare sul supporto delle singole Aziende associate ad AIF, oltre che sulla collaborazione di Confcommercio Milano e Camera di Commercio di Milano, e si svolge con il Patrocinio di Comune di Milano e Regione Lombardia.

A Palazzo Pirola dal 25 maggio al 9 giugno verrà sviluppato il tema “Il viaggio nel tempo e nello spazio” attraverso i lavori di 4 fotografi:

C’ERA UNA VOLTA IL MURO di GIAN BUTTURINI

Il reportage è realizzato a Berlino Est prima della caduta di Berlino. Inedita e realizzata appositamente per il Photo Festival,
la ricerca indaga con immagini in bianconero del grande reporter scomparso nel 2006 sulla vita quotidiana degli abitanti.

MI PIACE MILANO di VIRGILIO CARNISIO

La mostra proviene dall’archivio fotografico della Fondazioen 3M.
Il titolo “Mi piace Milano” allude alla ricerca che il fotografo ha svolto negli anni Settanta cercando gli angoli più balli e caratteristici della sua città in un elegante bianconero.

SOL DE MAYO di GIANLUCA COLONNESE

Il giovane fotografo ci porta in Argentina per farci scoprire
con le sue calibrate immagini a colori la realtà dei gauchos,
il loro lavoro, le loro credenze, le loro passioni.


ESSENZA. LA NATURA PROPRIA E IMMUTABILE DELLE COSE di LAURA CORBETTA

Quattro diversi viaggi ripresi in un bel bianconero in luoghi lontani di Sudamerica, Europa e Africa accomunati dall’emozione di visitarli.

Inaugurazione Sabato 25 Maggio alle ore 18.00

Orari di apertura esposizione
venerdì: 16.00-19.00
sabato e domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00

tra figurazione e astrazione

Palazzo Pirola dall’11 al 19 maggio 2019

Mario Colombelli tra realismo, impressionismo, liberty, astrattismo e iperrealismo…
La mostra «Tra figurazione e astrazione» rappresenta gli ultimi 10 anni dell’attività artistica di Mario Colombelli con oltre 30 dipinti, molti di dimensioni medio grandi.
I dipinti sono tutte opere ad olio su tela, lo stile varia dal figurativo, anche iperrealismo, all’astratto e la contaminazione tra i due stili.
L’eclettismo dell’autore ha però una costante nel colore intenso, armonico e sfumato.
L’uso dei colori puri e ovviamente costosi rende il colore magico.
Soggetto e colore puntano a creare intense emozioni positive nell’astante.
Altra costante è il virtuosismo pittorico e l’originalità.
Per le figure vestite utilizza modelle che fotografa lui stesso,
per i nudi si serve di un fotografo.
Ogni opera richiede tempi di lavorazione di circa un mese.

Inaugurazione mostra sabato 11 maggio ore 18.

Orari di apertura esposizione

venerdì: 16.00-19.00

sabato e domenica: 10.00-12.00 / 16.00-19.00

Informazioni
Palazzo Freganeschi-Pirola | Piazza della Repubblica 1, Gorgonzola
Ufficio Cultura Comune di Gorgonzola tel. 02.95701211

Clicca qui per visualizzare la locandina della mostra