PHOTO FESTIVAL 2021

INAUGURAZIONE venerdì 15 ottobre 2021, ore 18.00

Apertura al pubblico: venerdì 16.00-19.00, sabato e domenica 10.00-12.00 |16.00-19.00

Fino al 31 ottobre 2021 sarà Photofestival, la grande rassegna di fotografia d’autore giunta alla sua sedicesima edizione, in un appuntamento rinnovato che è sia in presenza che online.

Un palinsesto con 150 mostre diffuse dal cuore di Milano al territorio dell’area metropolitana milanese fino a quello di alcune province limitrofe – Monza, Pavia, Lecco e Varese – in luoghi canonici, come gallerie e musei, ma anche insoliti cinema, biblioteche, oratori, ristoranti e stazioni ferroviarie.

Evento novità della rassegna il reportage collettivo virtuale sul sito milanophotofestival.it in cui 11 fotografi raccontano il nuovo rapporto tra l’abitare e il verde a Milano.

«Pensiamo che i nuovi rapporti che si devono stabilire fra i cittadini e la città, fra l’abitato e il verde, e fra le persone siano non solo focus fotografici, ma temi di grande attualità per tutti noi», ha sottolineato il Direttore artistico Roberto Mutti durante l’inaugurazione a Palazzo Castiglioni a Milano.

Per il settimo anno consecutivo, dal 15 al 31 ottobre 2021 Photofestival sarà anche a Gorgonzola, nello spazio espositivo di Palazzo Pirola con quattro mostre personali, a cura di Ornella Roccuzzo, che dimostrano l’ampliamento dei linguaggi della fotografia che questa sempre più ricca galleria di visioni porta nel panorama culturale italiano.

Enrico Camporese

Venezia Milano – Andata e ritorno

Venezia e Milano sono due città colte da Enrico Camporese non nelle loro differenze, bensì nelle loro particolarità.
Per l’autore il concetto di andare e ritornare che accomuna Milano e Venezia è più uno stato dell’anima che si compone di ricordi, emozioni, curiosità: andare è portarsi la propria città ed è lasciarla, ritornare è scoprire qualcosa di sé mutato dal luogo vissuto.

Le sue fotografie raccontano dunque due realtà caratteristiche, fatte di storia, natura, dettagli architettonici, percorsi di vita, persone che vivono, abitanti e viandanti, fuggevoli o statici.

18 fotografie per 18 modi di guardare, tra realtà e metafisica, due città.

Matteo Donzelli

Capoverde: l’arcipelago in Bianco e Nero

Un reportage esclusivamente in bianco e nero che riprende paesaggi, persone, abitudini e vita di un territorio spesso considerato solo come luogo da cartolina, fatto di resort, relax, tempo sospeso.

Nelle intenzioni di Donzelli c’è la volontà di andare oltre le coloriture che l’opinione comune ha creato. Capoverde è colta nella sua essenza emotiva, nella sua realtà dura e complessa: contrasti, problemi sociali, baraccopoli, inquinamento.

Il reportage, ambientato sulle isole di Sal e di Boa Vista (e che abbraccerà l’intero arcipelago) racconta l’ambivalenza del reale: ciò che per molti è paradiso, per altri è prigione.

Paola Gallo Balma

Il Gaucho Pol

Le fotografie in mostra raccontano la vita e la storia personale di Pol, che ha scelto di fare il gaucho. Ma allo stesso tempo sono anche un ritratto sociale che porta l’osservatore a scoprire di più di questa figura leggendaria a metà strada tra agricoltore, allevatore, cavaliere.

Raccontando tradizioni, vita solitaria e a contatto con la natura, le fotografie poi indugiano sulla storia personale di Pol, che ha scelto di vivere una vita di solitudine per disperdere nelle praterie della Patagonia i ricordi dolorosi del passato, come la perdita della moglie e della figlia.

Un reportage intimista dove lo sguardo non è solo racconto ma anche ritratto interiore.

Giuliano Leone

Seagull friendly

I gabbiani subiscono una doppia narrazione.
Da un lato c’è quella suggestiva e poetica data dalla loro leggiadria e dal loro essere uccelli di mare. Narrazione che ha anche beneficiato di gabbiani letterari come il noto Jonathan Livingstone.
Di contro esiste anche la narrazione reale, più terra a terra, per cui i gabbiani sono dei rapaci di bocca buona alla sola ricerca di cibo.

Questo reportage che sconfina nella fotografia naturalistica racconta la storia di un rapporto bizzarro, nato tra un uomo e un gabbiano.

Un giorno il gabbiano approdò sulla poppa della barca del fotografo. Quest’ultimo stava allestendo il pranzo.
Da lì a condividere il companatico il passo è stato breve….